ME TIME – una stanza tutta per sè

Liberamente ispirato a “Una stanza tutta per sé” di Virginia Woolf
Prodotto dal Teatro Stabile di Verona

coreografa e danzatrice: Camilla Monga
paesaggi sonori: Federica Furlani

Inizio spettacolo ore 11.00

Apertura Museo ore 10.00

info e prevendite: 

intero - 15 € + 1,5 € prevendita
Over65, Under26, Members Palazzo Maffei Casa Museo - 10 € + 1 € prevendita

Il biglietto della performance dà diritto alla visita anche del primo piano del Museo

CAPIENZA LIMITATA
Consigliamo l’acquisto in prevendita presso:

Le mattine di spettacolo, previa disponibilità, sarà possibile acquistare i biglietti direttamente presso Palazzo Maffei – Casa Museo 

TEATRO STABILE DI VERONA www.teatrostabileverona.it

ME TIME – UNA STANZA TUTTA PER SÉ 

Musica e danza immergono lo spettatore in un’atmosfera sonora e visiva che lo conduce a muoversi tra le stanze del secondo piano di Palazzo Maffei Casa Museo come in un paesaggio, arrivando a percepire in senso personale continui cambiamenti che si avvicendano a seconda delle diverse sonorità.

L’ascolto della musica tramite il sistema Silent Play alimenta un contatto esclusivo con ciascun visitatore all'interno di ogni stanza.

ME TIME si trasforma in un viaggio sonoro in dialogo con i pezzi della collezione e le azioni coreografiche.

Camilla Monga, coreografa affermata a livello nazionale sulla scena contemporanea, (sue coreografie spesso in dialogo con l’arte contemporanea, sono state eseguite anche al Mart di Rovereto, alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano) esegue le sue creazioni in piccoli spazi e in dialogo con le opere esposte, basandosi su una conformazione geometrica che permette una serie di variazioni a seconda della posizione di chi guarda.Ogni coreografia è accompagnata dai "paesaggi sonori" di Federica Furlanicompositrice e musicista che collabora da diversi anni anche con grandi registi italiani come Carmelo Rifici e Antonio Latella.

La ricerca musicale di Federica Furlani prende ispirazione dalle riflessioni dal primo e grande compositore ambientalista Raymond Murray Schafer. In particolare interpreta il "terzo paesaggio sonoro" definito come il paesaggio caratteristico di un ambiente o di una comunità. Sono suoni unici al mondo, che hanno un grande valore: rappresentano il patrimonio sonoro dei luoghi in cui viviamo e ci aiutano a riscoprire identità diverse che continuano a mutare così come muta la natura che ci circonda in un viaggio che sembra non avere mai una fine.

Le sale “a tema” che connotano il secondo piano della Casa Museo vengono dunque attraversate da diverse sonorità, trasmettendo un'idea di come l'identità dell'uomo sia legata alla natura nel passato, nel presente e nel futuro.